Dopo il lungo mese di gennaio (sembrano più di 31 i giorni del primo mese dell’anno, vero?) che si trascina dopo le festività …
una volta al mese, si aprirà questa porta; qui vi racconteremo qualcosa di noi, quello che abita nelle nostre stanze, ciò che dà luce e calore.
La mano sulla maniglia, uno spiraglio che si apre…
È il momento di togliere le scarpe ai sogni, slacciare memorie e ricordi, frugare nelle tasche dell’immaginazione ed entrare in una stanza tutta per sé.
Cade quest’anno tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio (esattamente 29 gennaio-12 febbraio) il festeggiamento del capodanno cinese, o per precisione il capodanno lunisolare, la festa di Primavera.
La festa di Primavera quando ancora siamo totalmente immersi nel freddo inverno? 🌱
Febbraio dice
Parole di tramestio nelle tane
E in ogni radice cresce un formicolio di valvole accese.
Ascolta.
Una cocciutaggine d’intesa prelude piano piano
la ripresa del perdifiato dei fiori.
Saranno qui fra poco
Di nuovo di nuovi.
Intatti
Scandalosi.
Mariangela Gualtieri
Senza fare rumore, impercettibile all’occhio umano, la primavera sottovoce inizia la sua danza, si stiracchia, allunga i germogli, accende le sue piccole luci.
E così facciamo noi, nelle stanze. Nelle Stanze comincia ad aleggiare l’idea di un profumo di fioritura.
E siccome crediamo nelle porte aperte e negli spiragli di luce, iniziamo proprio il primo febbraio aprendo le porte delle Stanze del Sé per accogliere le socie e i soci, per celebrare insieme i nuovi inizi.
Il primo febbraio ci siamo trovate per la nostra personale interpretazione della festa celtica di IMBOLC
IMBOLC è una delle quattro feste celtiche,
questo è infatti il periodo della luce crescente.
Gli antichi Celti, consapevoli dei sottili mutamenti di stagione come tutte le genti del passato, celebravano in maniera adeguata questo tempo di risveglio della Natura. Non vi erano grandi celebrazioni tribali in questo buio e freddo periodo dell’anno, tuttavia le donne dei villaggi si radunavano per celebrare insieme la Dea della Luce
C’è stato spazio per creare la propria candela, il proprio sussurro di luce.
E per comporre il proprio poetico Piccolo Manuale di fioritura personale
E naturalmente per raccontare le idee e i progetti per i prossimi mesi chiacchierando informalmente davanti ad un piccolo rinfresco, che festa sarebbe senza!
Tra queste righe, una volta al mese, salvo occasioni speciali, troverete un racconto, scritto a più mani, su tematiche che ci stanno a cuore, o su qualcosa di particolare che vogliamo condividere.
Diverse saranno le stanze da visitare:
🏠la stanza dei ricordi, immagini e storie del nostro cammino
🏠la stanza dei germogli, dove anticiperemo le iniziative in programma per il mese successivo,
🏠la stanza delle meraviglie, con piccole suggestioni per ispirarvi e per alimentare bellezza e luminosità
Quindi iniziAmo…
LE STANZE DEL SÉ
un inizio a tre cuori e sei mani
“Tutti noi sogniamo porte familiari e stanze sconosciute”
Jeanette Winterson
Il nostro sogno inizia 20 anni fa, quando Samuela (Samuela Staccioli arte terapeuta) ed io (Michela Caccavale DanzaMovimentoterapeuta) ci siamo conosciute nel corso di un seminario di Terapie espressive di Art Therapy Italiana® a Bologna. Nello stesso periodo con Serena (Serena Rinaldi musicoterapista) condividevo l'esperienza intensa e significativa dei nostri tirocini pressi i centri diurni. Nelle nostre chiacchierate condividevamo quanto fosse difficile far conoscere la nostra futura professione nella zona in cui vivevamo, come sarebbe stato bello a questo scopo organizzare qualcosa di importante … magari una Giornata di Studi.
Il 15 marzo 2014 organizziamo “Le Stanze del Sé- gesto, suono e segno nel processo creativo" Giornata di Studi sulle Artiterapie, l’occasione per introdurre e far conoscere le nostre discipline (Arte terapia Danza movimento terapia e Musicoterapia) nel territorio in cui viviamo.
Il 20 settembre 2024 costituiamo l'associazione culturale LE STANZE DEL SÉ che da quel sogno prende vita... (continua)
Op. Samuela Staccioli
CONVERSAZIONI Oltre il pensiero dominante verso una prospettiva dell'altrove - Virginia Woolf e le stanze tutte per noi - a cura di Eleonora Tarabella
Sabato 1 marzo ore 17.30 - 19.00
Sala "Nicoletta Creatini" Teatro Solvay- primo piano
Metti che in un pomeriggio di marzo, tra una tazza di tè e un biscotto croccante, ConversiAMO di Virginia Woolf...ti piace? Allora vieni con la tua tazza preferita ad ascoltare, sorseggiare e sgranocchiare...ti aspettiamo
" Nella vita ci sono momenti, orribili momenti, quando si spunta fuori dal riparo e si guarda fuori, ed è terribile. Non ci si dovrebbe arrendere. Si dovrebbe andare a casa e prendere un tè ultraspeciale." Katherine Mansfield - scrittrice amica di Virginia Woolf
Nel mese di Marzo vi aspettiamo per …
Pronte ad attraversare la soglia, pronte a proseguire Oltre. Febbraio ha dato l’avvio, ha segnato il passo. un passo per ora lento e quasi impercettibile.
'“è il giorno che il mondo di sotto inizia ad allungare le radici e senti il brivido della terra che è stata solleticata, è un attimo, un attimo ogni giorno come un lavandino che perde con costanza la sua goccia: non puoi sentirla se c’è troppo rumore e neanche se non sei nella tua “casa”, non la senti se non cammini mai a piedi nudi e se ogni tanto non ti fai il silenzio nel cuore.”
Così scrive Francesca Pachetti nel secondo volumetto della quadrilogia delle stagioni, Inverno per Animamundi edizioni (consigliatissimo anche Autunno, il primo)
La strada ormai aperta è illuminata, non resta che proseguire.
Primavera ci chiama.
Per questo mese è tutto, se stare un po’ in questa stanza ti è piaciuto, uscendo lascia la porta socchiusa: sarà più facile entrare la prossima volta.