Una volta al mese, si aprirà questa porta; qui vi racconteremo qualcosa di noi, quello che abita nelle nostre Stanze, ciò che dà luce e calore
La mano sulla maniglia, uno spiraglio che si apre… E' il momento di togliere legacci a fusti e tronchi, lasciare la pioggia leggera annaffiare la creatività, riempire le tasche di germogli croccanti e petali odorosi ed entrare come l'aria nuova in una stanza tutta per sé
Tra queste righe troverete un racconto, scritto a più mani, su tematiche che ci stanno a cuore, o su qualcosa di particolare che vogliamo condividere.
Diverse saranno le stanze da visitare:
🏠la stanza delle parole ritrovate, parole che indossiamo, che abitiamo esplorandole e scoprendo i mondi che raccolgono dentro di sé
🏠la stanza dei germogli, dove anticiperemo le iniziative in programma per il mese successivo
🏠la stanza delle domande, per svelare curiosità e trovare le possibili risposte
🏠la stanza delle meraviglie, con piccole suggestioni per ispirarvi e per alimentare bellezza e luminosità
🏠la stanza delle storie, per raccontare intorno a idee, persone, parole
In questo mese incontriamo il viola, il fiore e soprattutto il colore nato dall’unione di rosso e blu, che combina impulsività e calma in un connubio apparentemente impossibile….è il colore che rappresenta la capacità di fantasticare i propri desideri affinché vengano realizzati, la forza creativa e intuitiva, il libero pensiero, l’ambivalenza che unisce forza e tranquillità in un’unica sfumatura, che integra e non dissocia, che declina e inclina i suoi significati su piani, dimensioni e traiettorie che incontriamo nel nostro mondo, edificando spazi creativi, poetici e immaginali che vorremmo raccontarvi ….se avete voglia di seguirci ….
Quindi iniziAmo…
LA STANZA DELLE PAROLE RITROVATE
viò-la
❖ Colore secondario ottenuto dalla combinazione di quelli primari: rosso e blu.
❖ Pianta e fiore erbaceo appartenenti alla famiglia delle violacee
❖ Strumento musicale della famiglia dei cordofoni ad arco, affine al violino ma di dimensioni leggermente superiori e con differente accordatura
Nei primi due significati, deriva dal latino viŏla, ritenuto prestito da una lingua del sostrato mediterraneo, che ha confronti con il greco ion. Nel terzo, il prestito proviene da altre lingue romanze: dall’occitano viola, derivato di violar o viular ‘suonare uno strumento a corde’.
Una considerazione, Viola, è anche voce del verbo ‘violare’, che significa trasgredire o usare violenza, ha origine dal latino violāre e deriva da vīs, forza, violenza; quindi nulla a che spartire con il viola-colore, né con la viola-fiore e né, tantomeno, con il nostro strumento musicale.
Viola rimane il colore associato al mistero e alla magia, ma soprattutto alla spiritualità, come ad un sentiero che ci connette alla nostra parte più profonda.
“Il viola è il colore tra l’umano e il divino, l’unione di due nature.”
Carl Gustav Jung
Jung, riconosce nel colore viola, il colore del settimo chakra che ci connette all’universo al divino; viola come il colore dello Spirito che rappresenta l'unione tra Cielo e Terra, tra Calma e Passione, tra Saggezza e Amore, tra Blu e Rosso, collegandosi, in una simmetria spirituale.
La spiritualità è un aspetto che nella storia umana occidentale si è troppo spesso distaccato dalla quotidianità, dalla vita, relegandolo a momenti e luoghi separati dall’ordinario.
Un po’ come Monte Verità la comunità utopica fondata da Rudolf Laban ad Ascona, in Svizzera, tra il 1910 e il 1914.
Per approfondire la storia e le esperienze della comunità di Monte Verità e per conoscere il pensiero e il lavoro del suo ideatore e fondatore, Rudolf Laban questo mese l’appuntamento delle nostre CONVERSAZIONI sarà un incontro con Nunzia Tirelli proprio incentrato sull’Altrove, utopico e possibile delineato dall’esperienza di Monte Verità.
Seguiteci nella Stanza dei Germogli
LA STANZA DEI GERMOGLI
Sabato 12 aprile 2025 ore 14.00 – 16.30
MEDITAZIONE COREUTICA pratica in natura - condotta da Nunzia Tirelli
Sabato 12 aprile 2025 ore 17.30 – 19.00
CONVERSAZIONI Monte Verità, l'utopia di un altrove - relatrice ospite Nunzia Tirelli
Rudolf Von Laban, personalità eclettica: pittore, poeta sperimentale, filosofo, teorico della danza, danzatore, coreografo, si dedicò allo studio della danza e delle basi naturali del movimento. Una delle aree che Rudolf Laban investigò più a lungo fu la ricerca di come incarnare lo spirituale nella danza, come sperimentare con il movimento la bellezza del vivere armonico.
Nunzia Tirelli ci accompagnerà nella MEDITAZIONE COREUTICA ideata da Dr. Valerie Preston-Dunlop, ricercatrice, allieva di Rudolf Laban, per svelarci con il movimento la bellezza del vivere armonico.
La comunità eretica di Monte Verità era un luogo sia fisico che mentale, uno scrigno di culture, pensieri, ideali, di forme artistiche e di artisti e intellettuali, di animi e di spiriti alternativi e ribelli in equilibrio tra musica, poesia, teatro, letteratura, danza e naturali; il naturismo era stato assunto come il modello di un vivere sano, emancipato, immerso nella natura e in profonda armonia con essa, tanto da promuovere l’arte come terapia , come antidoto al sentimento di alienazione individuale e sociale che cominciava a diffondersi nella società industriale.
Vi aspettiamo per questo prezioso appuntamento … per saperne di più….
Danza e colore viola, sembrano un binomio inconsueto. Il viola è spesso considerato un colore malaugurate, portafortuna per chi abita gli spazi teatrali…sapete perché? Oggi si apre la porta di una nuova Stanza, quella delle domande.
LA STANZA DELLE DOMANDE
Perché nel mondo del teatro si ritiene che il colore viola porti sfortuna?
L’origine di questa credenza è piuttosto antica e ha radici profonde nella storia del teatro Europeo.
Nel XVII secolo, in particolare in Francia, il tessuto viola era estremamente costoso e di solito veniva usato per la realizzazione dei costumi teatrali solo nelle opere più importanti. Se queste opere non avessero avuto successo, i costumi viola rappresentavano una spesa enorme che poteva portare alla bancarotta delle compagnie teatrali.
Un’altra teoria associa il viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano.
Nello spettro luminoso il viola appare come un riflesso, nato dall’unione tra l’aggressività del rosso e la tenerezza del blu. Simboleggia l’attitudine ad identificarsi con il prossimo ed accentua la parte emotiva dell’individuo, è il colore della magia e del mistero.
Viola come i mantelli dei maghi nelle fiabe, viola come l’Ametista...
Pietra capace di aprire porte, scendendo nella profondità dell’anima. Ecco allora che si presenta la porta della Stanza delle meraviglie dove ci accolgono Parole ad occhi ben aperti…quelli di Laura Tarquini
LA STANZA DELLE MERAVIGLIE
Il viola vola nelle nostre stanze…
Una piccola Ametista viola è incastonata nell’anello che fu la fede di mia nonna Teresa.
La osservo spesso perché a parte la forma ben delineata mi sembra di vederla cambiare di colore, forse sono i miei occhi o forse il mio umore.
L’Ametista è un quarzo dal caratteristico colore viola per la presenza di ferro.
Un mio amico orafo mi spiegó una volta che quanto più è scura la pietra tanto maggiore sarà il suo valore.
È un piccolo amuleto viola che porta sobrietà e che protegge dalle energie negative.
Un po' come le nonne....
O violae … vos semper amabo!
sospirava nel Quattrocento il poeta Agnolo Poliziano colpito dalla bellezza di questo
fiore che ad ogni nuova primavera tutti torniamo ad ammirare...
La prima viola di Primavera ....
La pianta della viola mammola o violetta selvatica cresce spontaneamente nelle nostre campagne e preannuncia l arrivo della primavera.
Dal profumo inconfondibile e romantico da sempre ha ispirato generazioni di poeti e nobili basti pensare alla Duchessa di Parma,Maria Luigia d'Asburgo che ne volle l esclusiva del profumo facendolo produrre solo per lei.
Il fiore della viola mammola contiene un fitocomplesso che include pigmenti, olio essenziale e mucillagini dall’azione emolliente, espettorante e lenitiva.
Le proprietà della violetta ne giustificano l’uso tradizionale come rimedio contro la tosse(infusi) e per le infiammazioni della pelle e delle mucose (oleolito)
E per portare la primavera nelle nostre stanze, ecco due semplici ricette.
L’oleolito di viola
Basta sistemare i fiori raccolti e puliti in un barattolo e ricoprirli con olio di girasole o riso
Lasciate le violette a macero nell'olio per circa 15 giorni, avendo cura di riporre il contenitore in un luogo fresco e ombroso. Ogni giorno, agitate delicatamente il vaso e apritelo per consentire un'efficace evaporazione dell'acqua presente nei tessuti vegetali.
Una volta trascorso il tempo, filtrate il composto attraverso delle garze in cotone e riponete l'oleolito in un vasetto di vetro ambrato a chiusura ermetica.
L’oloelito di viola è emolliente e lenitivo ed è adatto per la cura delle pelli sensibili e mature.
Lo zucchero di violetta
Per la gioia di grandi e piccini e per colorare le nostre giornate
basta un poco di zucchero!!!
80 gr zucchero
15 gr violette
Togliete il calice dalle violette raccolte e ponetele in un mixer unite lo zucchero e tritare.
Disporre su di un vassoio con carta da forno e lasciare ad asciugare per diverse ore finché non si asciuga completamente.
Riporre in un barattolo ed usare per dolcificare o aromatizzare tè o tisane o biscotti.
“La viola, monumento d’una sera
di certo inobliabile e obliata”
Jorge Luis Borges
Che mondo sarebbe stato senza il colore viola a ricordarci di quel che non si vede ma arricchisce la vita, sia essa magia o spiritualità, sia nel nostro profondo o a portata di sguardo nella natura? Si sta per socchiudere la porta della Stanza delle Storie. Silvia Mascagni sarà pronta ad accogliervi con le sue parole delicate
LA STANZA DELLE STORIE
Esci in giardino, guardati intorno, lo vedi? in quell’angolino ombroso, ecco un piccolo cuscino di violette.
I fiori hanno 5 petali, piccoli e delicati, quasi ali di farfalle.
Le foglie hanno forma di cuore, gli steli si ergono verso l’alto, come a spiccare il volo eppure connessi alla terra, radicati.
Fai come l’arcobaleno, raccogli 5 parole che senti potrebbero nutrire le tue radici e il tuo cuore-foglia e far sbocciare i tuoi petali.
Con esse componi la tua formula magica, l’incantesimo con il quale ricordarti di fiorire, e magari di volare.
E come il vento porta in giro il profumo della violetta, fai sbocciare la primavera.
Sono la piccola "Viola del Pensiero"!
Non mi curo di cieli imbronciati!
Se la Farfalla tarda
Posso, per questo, mancare?
Se il Codardo Bombo
Resta al calduccio,
Io, devo essere più risoluta!
Chi farà la mia apologia?
Caro - Antiquato, fiorellino!
L'Eden, anche, è antiquato!
Gli uccelli sono tipi all'antica!
Il cielo non muta il suo azzurro.
Né io, la piccola Viola del Pensiero -
Sarò mai indotta a farlo!
Emily Dickinson
Per questo mese è tutto, se stare in queste stanze ti è piaciuto, uscendo lascia la porta socchiusa: sarà più facile entrare la prossima volta. E magari invita qualcuno a visitare queste Stanze….